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CAMILab: attività, risultati e prodotti

26 settembre 2014

Un workshop dedicato agli esiti della convenzione con il Dipartimento

CamilabIllustrare i prodotti e le attività sviluppate dal Centro di competenza CAMILab - Laboratorio di cartografia ambientale e modellistica idrogeologica dell’Università della Calabria, nell’ambito della Convenzione stipulata con il Dipartimento: è questo l’obiettivo del workshop organizzato a Roma lunedì 29 settembre e rivolto a tutto il personale.

La giornata di studio, che si svolgerà nella sede operativa del Dipartimento della Protezione Civile, sarà occasione per presentare l’elaborazione di procedure per l’individuazione degli scenari di rischio, lo sviluppo di criteri e metodi per le attività di presidio territoriale, la progettazione e la realizzazione di sistemi integrati per il monitoraggio, l’early warning e la mitigazione del rischio idrogeologico lungo le grandi vie di comunicazione.

Il seminario darà, infine, l’opportunità di approfondire il percorso storico e istituzionale del Servizio Nazionale della Protezione Civile, con un focus sulle recenti innovazioni normative e sulle attività del Dipartimento in materia di previsione, prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e idraulico.


Fonte foto
: portale CAMILab

33° incontro dei direttori generali di protezione civile dell'Unione europea

29 settembre 2014

Il meeting si tiene il 29 e 30 settembre nella sede del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione Internazionale

33 meeting DGInizia stamattina alle 9 nella sede del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale il 33° incontro dei direttori generali di protezione civile dei Paesi membri e candidati all’Unione europea, organizzato dal Governo italiano d’intesa con la Commissione europea. Il meeting, che si concluderà domani, ospita i vertici dei sistemi di protezione civile dei 28 Stati membri dell’Unione Europea, di Islanda e Norvegia e anche dei Paesi candidati o potenziali candidati all’adesione all’Unione europea. Nella giornata di oggi è anche prevista la cerimonia ufficiale di adesione del Montenegro al Meccanismo unionale con la firma di un memorandum.

I lavori di questa mattina sono aperti dal Vice Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Lapo Pistelli. Le due giornate sono presiedute dal Capo del Dipartimento della protezione civile, Franco Gabrielli, e dal Direttore generale della DG ECHO – Direzione generale Aiuto umanitario e protezione civile, Claus Sorensen.

L’agenda del meeting. Gli interventi di oggi affrontano il tema della cooperazione tra Paesi membri e Paesi candidati o potenzialmente candidati dell’Unione europea, il rafforzamento della cooperazione tra protezione civile e aiuto umanitario e la valutazione della capacità di gestione del rischio, un campo d’azione introdotto dalla decisione n. 1313 del 2013 che ha riformato il Meccanismo europeo di protezione civile.

La giornata di domani, 30 settembre, sarà invece aperta da un intervento del Capo Dipartimento della protezione civile, Franco Gabrielli, che illustrerà come è stata gestita l’emergenza Concordia. A questo seguiranno sessioni dedicate alla Clausola di solidarietà, agli strumenti finanziari per la cooperazione internazionale e a un focus sulle emergenze recentemente gestite dall’Ercc - Centro di coordinamento di risposta all'emergenza del Meccanismo unionale di protezione civile.

Gli interventi della prima giornata. Il primo intervento di oggi affronta il tema della capacità di rafforzare la cooperazione tra Paesi membri e Paesi candidati o potenzialmente candidati dell’Unione europea, presentando il caso della recente emergenza affrontata nelle regioni occidentali dei Balcani. Il secondo dibattito è centrato invece sulla valutazione della capacità di gestione del rischio, un tema prioritario del semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione europea. Nell’ambito di questo tema sono presentati i risultati del questionario che l’Italia ha somministrato ad aprile ai Paesi del Meccanismo unionale e i risultati del workshop The risk management capability che si è tenuto a Roma il 15 e 16 luglio. Sarà anche illustrato il processo di preparazione, condotto dalla Commissione europea, della bozza di linee guida sulla valutazione della capacità di gestione del rischio.

Nel pomeriggio, la prima sessione di lavoro è dedicata al rafforzamento della cooperazione tra protezione civile e aiuto umanitario, due campi d’azione riuniti già dal 2010 sotto la Direzione Generale ECHO, un altro tema prioritario per la Presidenza italiana. Segue un dibattito sulleadvisory mission, uno strumento formalizzato con la decisione n. 1313 del 2013, che prevede l’invio di esperti per dare un supporto alla prevenzione e preparazione ai disastri grazie alla condivisione di esperienze e conoscenze. A chiusura della giornata vengono affrontati i temi riguardanti l'organizzazione dei cosiddetti 'voluntary pool' e 'buffer capacity'. Questi concetti sono stati introdotti con la recente riforma del Meccanismo unionale al fine di portare gli Stati membri ad una più fattiva partecipazione al Meccanismo stesso pre-impegnando i propri moduli per l'intervento immediato in caso di necessità e di consentire agli Stati di stipulare accordi quadro per ottenere la disponibilità di risorse aggiuntive potendo contare sul cofinanziamento della Commissione europea.

Incidente stradale
tra Calvello e Anzi
due morti e due feriti 


  1. CALVELLO (POTENZA) - Due uomini italiani, uno di 56 anni e l’altro di 34, sono morti e due cittadini romeni sono rimasti feriti in un incidente stradale avvenuto stamani tra Calvello ed Anzi (Potenza).


I due uomini erano a bordo di un’automobile che, per cause in fase di accertamento, si è scontrata contro la vettura in cui viaggiavano i due romeni, che sono stati trasportati con due elicotteri del 118 all’ospedale San Carlo di Potenza. Sul posto è giunta anche un’ambulanza del servizio 118 "Basilicata soccorso". I Carabinieri stanno facendo i rilievi per accertare la dinamica dell’incidente.

Prevenzione del rischio sismico: pubblicato il decreto che ripartisce tra le Regioni i fondi per l'annualità 2013

7 novembre 2014

I fondi finanziano interventi per la mitigazione del rischio sismico sull’intero territorio nazionale

Tecnici durante i rilievi di agibilità dopo il terremoto in Emilia RomagnaÈ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 258 del 6 novembre 2014 il decreto del Capo Dipartimento del 4 agosto 2014, che ripartisce tra le Regioni i finanziamenti per gli interventi di prevenzione del rischio sismico previsti dall’art.11 della legge n. 77 del 24 giugno 2009, relativamente all’annualità 2013.

Il Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico, avviato dopo il terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009, prevede infatti lo stanziamento di 965 milioni di euro in 7 anni, per realizzare interventi finalizzati alla mitigazione del rischio sismico sull’intero territorio nazionale. 

L’ocdpc n. 171 del 25 giugno 2014 disciplina l’utilizzo dei contributi relativi ai fondi per l’annualità 2013, pari a 195,6 milioni di euro. Il Dipartimento ripartisce i contributi tra le Regioni sulla base dell’indice medio di rischio sismico, privilegiando le aree a maggiore pericolosità, per indirizzare l’azione verso le riduzione delle perdite di vite umane. 
I fondi a disposizione per l’annualità 2013, come per le annualità precedenti, sono destinati a studi di microzonazione sismica e analisi della Condizione limite per l’emergenza (lettera a) e a interventi strutturali su edifici pubblici strategici o rilevanti per finalità di protezione civile, nonché edifici privati (lettere b+c).

Tabella 1: Ripartizione del Fondo tra le Regioni per l'annualita' 2013  

  N. comuni (*)                 Finanziamento (€) lettera a) Finanziamento (€) lettera b)+c)
 Regione      
 Abruzzo                  276  1.153.233,00  12.253.100,60
 Basilicata  117    710.681,63    7.550.992,33
 Calabria  402  2.274.773,62  24.169.469,75
 Campania                                     426  2.207.914,25  23.459.088,93
 Emilia-Romagna                           283  985.281,61  10.468.617,08
 Friuli Venezia-Giulia  202  562.732,41    5.979.031,90
 Lazio  299  984.207,63  10.457.206,07
 Liguria  111  170.285,30  1.809.281,31
 Lombardia  202  183.329,60  1.947.877,03
 Marche  239  739.066,71  7.852.583,75
 Molise  134  814.487,46  8.653.929,27
 Piemonte  141  127.667,84  1.356.470,84
 Puglia   84  709.435,51  7.537.752,32
 Sicilia  282  2.233.201,27  23.727.763,52
 Toscana  247  658.532,03  6.996.902,77
 Umbria   92  757.504,17  8.048.481,86
 Veneto  335  647.861,69  6.883.530,43
 Totale    15.920.195,73  169.152.079,76

 
(*) i comuni sono riportati nell'allegato 7 dell'ordinanza del Capo dipartimento della protezione civile 19 giugno 2014, n. 171

Con un successivo decreto del Capo Dipartimento saranno ripartiti i fondi per altri interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio simico (lettera d), regolati, dall'ocdpc n.171.

Relativamente ai contributi per interventi strutturali su edifici privati (lettera c), le Regioni sono tenute a destinare da un minimo del 20% fino a un massimo del 40% del finanziamento ad esse assegnato, purché questo sia pari o superiore a 2 milioni di euro e a comunicarlo al Dipartimento della Protezione Civile entro 45 giorni dal 6 novembre 2014, data di pubblicazione di questo decreto in Gazzetta Ufficiale.

Le Regioni definiscono i programmi di utilizzo delle risorse. Il monitoraggio degli interventi finanziati viene svolto attraverso una procedura che prevede i seguenti passi: 
- le Regioni trasmettono alla Commissione tecnica interistituzionale (ex opcm 3907/10) gli atti relativi agli studi di microzonazione sismica e alle analisi della Condizione Limite per l'Emergenza (obbligatorie) per la validazione;
- i Comuni interessati trasmettono alle Regioni le proposte di priorità di interventi strutturali su edifici pubblici strategici che ricadono nel loro territorio, con l'attestazione dell'assenza di impedimenti e la descrizione delle caratteristiche dell'immobile presenti nelle schede di verifica sismica;
- i Comuni interessati trasmettono alle Regioni le proposte di priorità di intervento strutturale su edifici privati che ricadono nel loro territorio, allegando la descrizione delle caratteristiche previste nel modello di richiesta di contributo, con calcolo automatico del punteggio e del contributo massimo concedibile;
- le Regioni trasmettono al Dipartimento i resoconti annuali delle attività secondo i modelli riportati nell'allegato 1 a questo decreto.

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