2-Stato di Emergenza
CODICE OPERATIVO: 2 codice giallo STATO DI ATTENZIONE Stato di allerta - Codice operativo clicca qui |
22 agosto 2016
Aggiornamento alle ore 18.30
Anche oggi, i mezzi della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile, sono stati impegnati ininterrottamente dalle prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi boschivi per cui si è reso indispensabile l’intervento dei mezzi aerei in supporto delle operazioni svolte dalle squadre a terra.
Al momento, sono 19 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento, di cui 5 dalla Campania, quattro rispettivamente da Calabria, Lazio e Sicilia, una dalla Sardegna e una dalla Toscana.
L’intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, alle 18,30 odierne, sette roghi. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza.
È utile infine ricordare che la maggior parte degli incendi boschivi è causata da mano umana, da comportamenti superficiali o, spesso purtroppo, dolosi e che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente ai numeri di telefono d'emergenza 1515 o 115 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise, si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.
24 agosto 2016
Attivato l’sms solidale 45500 per aiutare le popolazioni coinvolte
In seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 6.0 che alle ore 3.36 ha colpito la provincia di Rieti è riunito in seduta permanente il Comitato Operativo della Protezione Civile presso la sede del Dipartimento. In videoconferenza, le strutture di protezione civile di Trento, delle Marche e del Friuli Venezia-Giulia, in rappresentanza delle altre Regioni e Province autonome. Oltre 200 le repliche che hanno interessato finora le zona colpite, tra le quali, sei scosse di magnitudo compresa tra 4 e 5 e una di magnitudo 5.3, nella zona di Norcia.
Lazio, Marche e Umbria sono le Regioni in cui gli effetti del terremoto sono stati più devastanti. Le operazioni di ricerca e soccorso procedono ininterrottamente dalle prime ore dopo la scossa e, al momento, sono oltre 70 le persone che hanno perso la vita e un centinaio i feriti.
I maggiori danni si registrano nei Comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Si tratta di comuni piccoli, con numerose frazioni, e questo rende le operazioni particolarmente complesse.
Alcuni team di valutazione del Dipartimento sono partiti subito dopo il sisma verso le zone colpite per verificare la situazione in raccordo con i centri operativi attivati a livello locale e per garantire il necessario supporto del Servizio Nazionale.
Anche il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio hanno raggiunto le zone colpite per un sopralluogo.
Attivate per attività di soccorso e assistenza alla popolazione – con allestimento di aree di accoglienza complete di cucine da campo – le colonne mobili, oltre che delle Regioni colpite, di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Molise, Toscana, Emilia-Romagna e delle Organizzazioni Nazionali di volontariato Anpas e Misericordie. Impegnati sul campo anche Forze Armate e Croce Rossa Italiana. Pronte a partire anche le colonne mobili di altre regioni d’Italia. Operative nelle attività di ricerca e soccorso anche le sezioni del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e numerose unità cinofile di Regioni, Province Autonome e strutture operative del servizio nazionale.
Subito operativa dopo la scossa la rete dei referenti sanitari regionali. Nei comuni che hanno subito maggiori danni, sono stati allestiti Posti medici avanzati per garantire i primi interventi sanitari alla popolazione colpita.
Ancora numerose le disalimentazioni nei Comuni colpiti e le interruzioni alle reti telefoniche. I tecnici sono al lavoro per il ripristino dei servizi.
Sulla rete viaria principale non si registrano grosse criticità, mentre risulta compromessa la viabilità secondaria.
Su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni colpite dal terremoto e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media, è stato attivato il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di sms del costo di 2 euro. È possibile donare anche chiamando da rete fissa lo stesso numero. Il servizio è attivato con gli operatori nazionali Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, CoopVoce, Wind e Infostrada, TWT, CloudItalia e PosteMobile. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.
27 agosto 2016
Il provvedimento stabilisce i primi interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza
Il 26 agosto Fabrizio Curcio ha firmato la prima ordinanza relativa all'emergenza legata al devastante terremoto che ha colpito il Lazio, le Marche, l’Umbria e l'Abruzzo.
Nell'ordinanza sono individuati i soggetti che assicurano gli interventi sotto il coordinamento del Capo Dipartimento della Protezione Civile: i Presidenti delle Regioni, i Prefetti e i Sindaci dei Comuni interessati dall'evento sismico, insieme alle componenti e alle strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Le attività messe in campo in questa fase sono relative al soccorso, all’assistenza e al ricovero delle popolazioni colpite dal terremoto, alla messa in sicurezza delle aree interessate e agli interventi urgenti volti a evitare situazioni di pericolo o maggiori danni.
Per l’indirizzo di tutte le operazioni il Capo del Dipartimento istituisce la Dicomac, una struttura di coordinamento sul territorio, che è articolata in funzioni di supporto.
Contributo di autonoma sistemazione. L’ordinanza all’art. 3 stabilisce che i Comuni curino l’istruttoria per l’assegnazione del contributo di autonoma sistemazione destinato alle famiglie la cui abitazione sia stata distrutta in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata a seguito del terremoto. Il contributo è di € 200,00 al mese per ogni persona che risiede nell'abitazione e comunque fino ad un massimo di € 600,00 mensili. Se il nucleo familiare è composto da una sola persona, il contributo è di € 300,00. Nel caso in cui siano presenti persone di età superiore ai 65 anni, portatrici di handicap, o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di € 200,00 mensili per ognuna della persone indicate, anche oltre il limite massimo di € 600,00 mensili previsti per famiglia.
Occupazioni di urgenza. Per le attività di soccorso, assistenza e ricovero delle popolazioni colpite dagli eventi, i Sindaci possono provvedere all'occupazione d’urgenza e alle eventuali espropriazioni con l’adozione di un decreto di occupazione d’urgenza.
Sospensione dei mutui. I titolari di mutui relativi agli edifici distrutti o resi inagibili anche parzialmente, possono richiedere, secondo quanto previsto dall’art. 7 dell’ordinanza, la sospensione delle rate dei mutui, optando tra la sospensione dell'intera rata e quella della sola quota capitale. L’agevolazione è prevista anche per gli edifici destinati alla gestione di attività di commerciale ed economica.
Contabilità speciali. All’art. 4 l’ordinanza, riprendendo quanto previsto nella delibera del Consiglio dei Ministri del 25 agosto, prevede che per l’utilizzo dei 50 milioni siano istituite contabilità speciali a favore delle Regioni interessate.
Foto di Repertorio
28 agosto 2016
Domani i primi sopralluoghi sulle scuole nelle aree terremotate
Mentre sono in corso le attività di soccorso tecnico e urgente nelle aree del centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto, l'emergenza inizia a strutturarsi verso attività più legate all'assistenza alla popolazione e al ripristino delle condizioni di vita ordinarie per la popolazione.
Da stamattina il coordinamento delle attività di assistenza si è spostato, infatti, in prossimità dell'area più interessata dal sisma, con l'istituzione della Di.Coma.C. a Rieti, una struttura sovra-regionale di supporto ai centri istituiti a livello provinciale o intercomunale, che a loro volta supportano i centri operativi istituiti dai sindaci nei propri territori. Nell’ambito della Di.Coma.C operano anche i referenti delle strutture di protezione civile delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, per partecipare alla definizione delle attività da realizzare nei prossimi mesi e garantire una risposta operativa omogenea sui territori interessati dall’emergenza. Nel centro di coordinamento, articolato in 13 funzioni di supporto più un’unità di coordinamento, sono presenti i rappresentanti delle strutture operative, l’Anci per coordinare l’impiego delle risorse messe a disposizione dai comuni italiani, il MiBAcT per il raccordo delle attività per la salvaguardia dei beni culturali e Trento, in rappresentanza della Commissione speciale delle Regioni e Province autonome. Partecipano, inoltre, i centri di competenza tecnici e scientifici, le società di servizi essenziali e le organizzazioni di volontariato. Da stasera la Di.Coma.C sostituisce le attività del Comitato operativo, riunito in seduta permanente dalla notte del terremoto nella sede di Roma del Dipartimento della Protezione civile.
Nel pomeriggio, il Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio ha incontrato i sindaci di Accumoli e Amatrice, per fare il punto sull’assistenza e discutere con loro delle reali necessità del territorio, in primo luogo delle future sistemazioni alloggiative per i prossimi mesi, quando le temperature si abbasseranno.
Già da domani, inoltre, inizieranno i sopralluoghi sulle strutture scolastiche delle aree terremotate, per valutare in tempi rapidi il grado di danneggiamento, capire quali scuole possano essere utilizzate e quali no, e trovare per queste ultime delle soluzioni alternative.