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Terremoto Centro Italia: le soluzioni per gli allevatori

24 ottobre 2016

Si sta lavorando per dare ai proprietari di attività zootecniche moduli abitativi e ricoveri animali

Il Capo Dipartimento incontra gli allevatoriLa Regione Umbria ha pubblicato oggi il bando di gara per la fornitura di moduli abitativi destinati agli allevatori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria che hanno subito danni alle loro abitazioni. Sulla base della Ocdpc n. 399 del 10 ottobre 2016, infatti, l’Umbria è individuata come Centrale Unica di Committenza. Per i Mapre – Moduli abitativi prefabbricati rurali emergenziali, la fornitura prevede il noleggio e la posa in opera, comprensiva di montaggio, smontaggio e manutenzione ordinaria e straordinaria. Il bando - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre 2016, Serie speciale - Contratti Pubblici n. 123 - è articolato in due lotti: uno per le Regioni Abruzzo e Lazio e l’altro per le Regioni Marche e Umbria. 

I Mapre saranno 73 e verranno distribuiti nelle quattro regioni colpite. In particolare, saranno collocati accanto alle attività zootecniche per permettere agli allevatori di poter continuare la loro attività produttiva anche se la loro abitazione originaria è al momento inagibile. Nell’attesa della consegna di queste strutture, il Dipartimento ha messo a disposizione dei camper per chi ha richiesto una soluzione immediatamente utilizzabile per sé e la propria famiglia. Sono 10 i camper, allestiti dalla Croce Rossa, che sono stati consegnati il 18, 19 e 20 ottobre ad Amatrice e Accumoli. 

In alternativa ai Mapre, i proprietari di attività zootecniche con abitazioni inagibili, così come le altre persone rimaste senza casa, hanno potuto richiedere l’assegnazione di una Sae-Soluzione abitativa in emergenza. Questi moduli saranno collocati nelle aree scelte dai Comuni, d’intesa con le Regioni.

Per cercare di venire incontro alle diverse esigenze e agevolare chi al momento si trova lontano dalla propria attività, sono stati messi a disposizione anche moduli donati dalla Regione Friuli Venezia Giulia che avranno la funzione di supportare l’allevatore e di fornirgli un ricovero attrezzi. In tutto sono 70 le strutture offerte, 50 delle quali già consegnate a Amatrice, Accumoli, Norcia, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Penna San Giovanni, Ussita, Bolognola, Montemonaco e Monte San Martino. 

Oltre alle abitazioni temporanee, si sta lavorando anche per fornire agli allevatori che hanno subito danni alle stalle dei ricoveri temporanei per bovini e ovini: complessivamente, nelle quattro Regioni sono 160 le stalle dichiarate inagibili e 55 i fienili. E’ stato pubblicato sul sito della Regione Lazio il bando di gara per individuare aziende che possono realizzare moduli temporanei adatti alle diverse esigenze degli allevatori. Sono state richieste quattro diverse strutture: modulo A- stalla per 20 bovini da carne, modulo B - stalla per 20 bovini da latte, modulo C - stalla per 100 ovini o caprini, modulo D -magazzino fienile. Una volta individuate le ditte, saranno definiti anche i tempi di consegna di queste strutture.

Contributo di autonoma sistemazione: estese le indicazioni operative

21 novembre 2016

In allegato il modulo che i cittadini interessati dalle scosse di ottobre dovranno presentare al Comune

Immagine di repertorio - compilazione di documentiLe disposizioni sul Contributo di autonoma sistemazione – già definite per il sisma del 24 agosto scorso dall’ordinanza del Capo Dipartimento 388/2016 e dalle successive indicazioni operative e attuative – sono estese anche ai Comuni interessati dalle scosse del 26 e del 30 ottobre 2016. 

Lo chiarisce il Capo Dipartimento della Protezione Civile in una nota ai Presidenti delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.

Contestualmente la nota ribadisce che, dal 15 novembre 2016, i Comuni interessati dai terremoti del 24 agosto, del 26 ottobre e del 30 ottobre devono applicare le nuove disposizioni sul Cas introdotte dall’ordinanza del Capo Dipartimento 408/2016.

L'ordinanza 408/2016 aumenta il contributo di autonoma sistemazione per le famiglie, in base al numero dei componenti:

• una persona, da 300 a 400 euro mensili
• due persone, da 400 a 500 euro mensili
• tre persone, da 600 a 700 euro mensili
• quattro persone, da 600 a 800 euro mensili
• cinque o più persone, da 600 a 900 euro mensili

Il tetto massimo del contributo per i nuclei familiari è quindi portato da 600 a 900 euro mensili. È inoltre confermata l’integrazione di 200 euro per ogni componente della famiglia ultra-sessantacinquenne e/o disabile e/o con invalidità non inferiore al 67%, che può essere cumulato al contributo anche oltre il limite dei 900 euro mensili.

È stato ulteriormente chiarito che possono richiedere il contributo anche gli studenti universitari iscritti per gli A.A. 2015/2016 e 2016/2017 a Istituti universitari e Istituti superiori di grado universitario con sede nei Comuni interessati dal terremoto, a condizione che questi rilascino titoli di studio con valore legale. 

In allegato alla nota è disponibile, inoltre, il modulo aggiornato per la concessione del Contributo di autonoma sistemazione che i cittadini interessati dalle scosse del 26 e 30 ottobre dovranno compilare e consegnare al Comune. Per le richieste relative al terremoto del 24 agosto resta invece valido il modulo allegato alla circolare del 9 settembre 2016.

Ordinanza n. 415: nuove misure per il supporto al settore zootecnico

22 novembre 2016

Gli allevatori potranno svolgere in autonomia i lavori preliminari al posizionamento dei moduli

Mapre - Modulo abitativo provvisorio ruraleIl Capo Dipartimento ha firmato il 21 novembre 2016 una nuova ordinanza per la gestione dell’emergenza terremoto, che dispone interventi urgenti per la continuità operativa del settore zootecnico. 

Per accelerare i lavori di urbanizzazione necessari al posizionamento dei Mapre - moduli abitativi provvisori rurali, con i relativi allacci, le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, possono avvalersi oltre che delle proprie strutture anche di altri soggetti pubblici. 

Data l’estensione dei danni subiti dagli allevatori dopo le scosse di ottobre, le Regioni possono inoltre autorizzare gli stessi allevatori per la realizzazione di opere di urbanizzazione per il posizionamento dei Mapre e i relativi allacci e la realizzazione delle aree per i ricoveri e per gli impianti temporanei di collocazione, alimentazione e mungitura degli animali, oltre che per la conservazione del latte. La misura vale per tutti gli operatori colpiti in questa emergenza, a partire dalla scossa del 24 agosto 2016.

Cosa possono fare gli allevatori. Gli operatori danneggiati possono chiedere alla Regione di eseguire autonomamente i lavori di predisposizione delle aree su cui collocare le strutture, presentando una planimetria dell’area interessata. La Regione rilascia quindi autorizzazione agli operatori che ne fanno richiesta, fornendo contestualmente indicazioni per la realizzazione degli interventi oltre a tipologia e importo massimo di spesa per la realizzazione degli interventi. Le spese tecniche sono riconosciute nella misura massima del 10% dell’importo dei lavori. In seguito all’autorizzazione da parte della Regione, l’operatore provvede all’immediata realizzazione degli interventi secondo le prescrizioni indicate. 

Come viene erogato il contributo. La Regione riconosce quindi agli allevatori autorizzati un contributo a copertura delle spese sostenute. Per ottenere il contributo, al termine dei lavori l’allevatore deve presentare alla Regione il progetto delle opere realizzate, il dettaglio delle lavorazioni, l’elenco delle spese sostenute e le fatture, anche non firmate, dei lavori e delle spese tecniche. 
Dopo una verifica degli interventi eseguiti e della documentazione presentata, la Regione eroga il contributo in una unica soluzione. L’allevatore ha 15 giorni di tempo dal pagamento della Regione per presentare le fatture firmate. Oltre questo termine scatta immediatamente la revoca del contributo che deve, quindi, essere restituito.

Cosa fanno le Regioni. Le Regioni, con il supporto del Corpo Forestale dello Stato, devono monitorare la realizzazione degli interventi in corso d’opera, per valutarne la conformità al progetto approvato. 
Lazio e Umbria – che dopo la scossa del 24 agosto hanno curato le gare per fronteggiare le esigenze del settore zootecnico – verificano, entro due giorni dall’adozione di questa ordinanza, la capacità di risposta degli aggiudicatari alle nuove esigenze emerse dopo gli eventi di ottobre.

Terremoto centro Italia: firmato il protocollo d’intesa tra Dipartimento e Automobile Club Italia

24 novembre 2016

L’Aci è al lavoro sui territori colpiti con mezzi, personale e tecnologie dedicati

Automobili tra le macerie ad AmatriceL’Aci-Automobile Club Italia è a disposizione dei territori e dei cittadini interessati dai terremoti di agosto e ottobre, a supporto del Dipartimento della Protezione Civile. È quanto previsto dal Protocollo d’intesa siglato ieri, 23 novembre, da Dipartimento e Aci.

Tra le conseguenze degli eventi sismici verificatisi nel centro Italia ci sono infatti l’ingente quantità di auto, o altri mezzi, da rimuovere e la necessità di individuare i proprietari di veicoli abbandonati, immobilizzati e distrutti dai crolli.

Già all’indomani del 24 agosto l’Aci ha messo a disposizione del sistema di protezione civile mezzi, postazioni e personale dedicati alle attività logistiche e di supporto alle popolazioni colpite dal sisma.

Con il protocollo si definiscono puntualmente le modalità di intervento per il censimento, il recupero, il trasporto e la rottamazione dei veicoli distrutti da crolli e le altre attività logistiche e di supporto ai cittadini per le richieste e la redazione delle pratiche amministrative e fiscali in relazioni ai propri veicoli. In particolare sui siti degli Automobile Club locali saranno pubblicati gli elenchi dei veicoli censiti.

Non sono previsti oneri a carico dei cittadini per lo svolgimento delle attività previste dal protocollo d'intesa.

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