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Maltempo in Piemonte e Liguria

25 novembre 2016

Il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Capo Dipartimento nelle aree colpite

Il Capo Dipartimento in Liguria Questa mattina, il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi insieme al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha fatto tappa a Torino, nella sede regionale della protezione civile, per un punto di situazione sulla forte ondata di maltempo che da circa tre giorni sta interessando il Piemonte e la Liguria. Presenti il Prefetto di Torino Renato Saccone, il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, l'assessore regionale alla protezione civile Alberto Valmaggia, la sindaca della Città Metropolitana Chiara Appendino e il direttore della protezione civile del Piemonte Stefano Bovo. Nel corso dell’incontro, il Presidente del Consiglio ha voluto ringraziare gli uomini e le donne della protezione civile al lavoro per affrontare l’emergenza maltempo e ha sottolineato la buona risposta del sistema locale di protezione civile in questa prima fase dell’emergenza.

Dopo la tappa a Torino, il Capo Dipartimento ha poi raggiunto Genova, per un punto di situazione con il Prefetto di Genova Fiamma Spena, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone. Fabrizio Curcio ha sottolineato l’importanza delle azioni di prevenzione messe in campo dal sistema di protezione civile, come le evacuazioni in via precauzionale dei cittadini dalle proprie abitazioni e il monitoraggio costante dell’evoluzione dello scenario e ha ribadito che nella gestione di questa emergenza è stata fondamentale la collaborazione dei cittadini, che hanno seguito fin da subito le indicazioni delle autorità e che continuano a seguirle. Nel pomeriggio sono previsti sopralluoghi e riunioni nel savonese e nell’imperiese, nelle sedi delle Prefetture.

Piemonte. A causa del maltempo, risulta disperso un uomo in Val Chisone, a Perosa Argentina (To), caduto nelle acque del rio Albone per il cedimento del manto stradale. Prosegue l’attività di monitoraggio dei livelli dei fiumi Bormida, Tanaro e del Po: è atteso nel pomeriggio ad Alessandria il passaggio delle piene. Complessivamente, in Piemonte, sono 925 i volontari impegnati nell’attività di monitoraggio degli argini dei fiumi e negli interventi sul territorio. Evacuate in via precauzionale oltre 350 persone tra le province di Cuneo, Torino e Asti. Permangono alcune interruzioni alla viabilità e alla circolazione ferroviaria. Al lavoro i tecnici di Enel per risolvere le 1.000 disalimentazioni registrate nel cuneese. 

Liguria. Le criticità maggiori riguardano smottamenti ed allagamenti diffusi, mentre si registra una diminuzione dell’intensità delle precipitazioni e un livello dei corsi d'acqua in progressiva, lenta discesa. In via preventiva, sono state evacuate circa 400 persone dalle proprie abitazioni. In totale sono 500 i volontari impiegati sul territorio. Anche in Liguria si registrano alcune interruzioni al traffico ferroviario e a alcune strade statali. In provincia di Savona sono 1.000 le disalimentazioni.

Il Dipartimento della Protezione Civile, in raccordo con Regioni, Prefetture e strutture operative continua a seguire l’evoluzione della perturbazione - che da alcune ore sta interessando anche la Calabria e la Sicilia - e i suoi effetti sul territorio.

Il Progetto europeo Promedhe nell'isola di Cipro

26 novembre 2016

Cinque giornate di formazione dedicate ai Paesi partner

Dopo il workshop internazionale Towards a Shared Model for the Protection of Mediterranean Cultural Heritage and Involved Communities During Disasters che si è svolto a Rieti e Lucca lo scorso dal 27 al 29 settembre 2016, il progetto europeo Protecting Mediterranea Cultural Heritage During Disasters - PROMEDHE dà il via a una fase dedicata alle attività formative, con l’organizzazione. del corso “Union Civil Protection Mechanism and Assessment methodologies” articolato in due edizioni distinte dal 27 Novembre al 2 Dicembre 2016 e dal 29 Gennaio al 3 Febbraio 2017, entrambe ospitate a Limassol, nell’Isola di Cipro.

Con la partecipazione di circa 25 rappresentanti dei Paesi partners del progetto, (Italia, Cipro, Israele Giordania, Palestina) e di alcuni Paesi europei che risultano “virtuosi” nell’ambito della tutela dei beni culturali in emergenza (Francia, Austria e Spagna) . 
Il programma del corso unisce elementi dell’Introduction Course (CMI) e dell’ Assessment Mission Course (AMC) realizzati nell’ambito del Meccanismo Europeo di Protezione Civile e si prefigge l’obiettivo di introdurre i partecipanti al Meccanismo Europeo di Protezione Civile, trasmettere le conoscenze e le tecniche internazionalmente riconosciute per effettuare una valutazione dei bisogni post-disastro con particolare riferimento ai danni al patrimonio culturale.

Le attività, della durata di 5 giorni, sono articolate in una parte teorica e una parte esercitativa.
La parte teorica fornisce conoscenze sui fondamenti del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, gli attori presenti sulla scena di un emergenza internazionale, gli standard riconosciuti a livello internazionale per effettuare il rapid needs and capacities assessment a seguito di una catastrofe.
L’esercitazione si svolge nei distretti di Linassol e Larnaca, con il coinvolgimento della Cyprot Civil Defence e simula un evento sismico con notevoli danni al patrimonio culturale mobile e immobile.

Il team formato sulle tematiche del meccanismo europeo di Protezione Civile, prosegue l’iter formativo prendendo parte al corso “Disaster Management and the Safeguard of the Cultural Heritage”, che ha luogo in Italia tra la primavera e l’estate 2017 ed è incentrato sulle procedure per la messa in sicurezza dei beni culturali. 
E’ questo il processo che mira alla creazione di un pool internazionale di esperti capaci di intervenire a livello nazionale e regionale nell’immediatezza di un disastro per mettere in sicurezza il patrimonio storico , artistico ed archeologico, che rappresenta una ricchezza inestimabile per noi e per le future generazioni.

Inaugurata la nuova scuola ad Acquasanta Terme

27 novembre 2016

Realizzata grazie a donazioni di UBI Banca e della Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia

panoramica sulla scuola realizzata ad acquasanta terme “Quando si riparte dalla scuola è sempre una giornata di festa”. Con queste parole Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, ha commentato l’inaugurazione della scuola di Acquasanta Terme che ospiterà 52 bambini della scuola dell’infanzia e 88 della scuola primaria. La scuola sostituisce le tendostrutture provvisorie che hanno consentito il regolare svolgimento delle attività scolastiche fino ad oggi, dopo che la scuola “Berardo Tucci” era stata dichiarata inagibile il 29 agosto. La nuova scuola è stata realizzata grazie ad una donazione di 700mila euro che ha visto la compartecipazione di UBI Banca e della Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia e l’esecuzione del modulo prefabbricato è stata affidata alla ditta Subissati.

All’inaugurazione erano presenti il Commissario alla ricostruzione Vasco Errani, il Capo Dipartimento Fabrizio Curcio, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il Sindaco di Acquasanta Sante Stangoni il Presidente di UBI Banca Letizia Moratti, il Presidente della Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia Roberto Trucchi, il Generale dell’esercito Sergio Santamaria e il Vescovo di Ascoli Piceno Mons. Giovanni D’Ercole.

Il Capo Dipartimento ha sottolineato come questo sia un momento importante anche per gli altri comuni colpiti dal sisma perché rappresenta l’esito di un percorso iniziato il 24 agosto a cui si è arrivati grazie a un confronto costante tra le persone che lavorano dentro le istituzioni. Anche il Sindaco di Acquasanta Terme ha voluto ringraziare tutti per l’appoggio e ha evidenziato l’apporto messo in campo dalle varie istituzioni per arrivare alla conclusione di questo progetto, con particolare riguardo ai soggetti che hanno messo a disposizione le donazioni per realizzare questa struttura e all’esercito impegnato nelle opere di urbanizzazione e nella platea di fondazione.

Dopo Cittareale, Norcia e Gualdo, la scuola di Acquasanta Terme è la quarta struttura scolastica provvisoria la cui realizzazione è stata seguita dal Dipartimento. È programmata per martedì 29 novembre la consegna della struttura scolastica ad Arquata con cui si conclude il piano predisposto per rispondere alle esigenze emerse dopo la scossa del 24 agosto. Accanto a queste strutture, ad Amatrice è stata realizzata dalla Provincia Autonoma di Trento una scuola per ospitare ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori.

Si sta invece procedendo con la ricognizione delle strutture scolastiche danneggiate dopo la scosse del 26 e 30 ottobre per poter predisporre un piano degli interventi. A questo proposito l’ordinanza n. 408 del 15 novembre 2016 ha individuato Simona Montesarchio, direttore generale del Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, soggetto attuatore per la realizzazione delle strutture modulari necessarie ad assicurare la continuità scolastica.

Terremoto Centro Italia: consegnata la scuola di Arquata del Tronto

29 novembre 2016

Realizzata con le donazioni di Fondazione RAVA, Comitato “Un aiuto subito” del Corriere della Sera e TG L7

Inaugurazione scuola a Arquata del TrontoCon la consegna della nuova scuola di Arquata del Tronto si completa il piano predisposto per rispondere alle esigenze scolastiche emerse in seguito al terremoto del 24 agosto: dopo Cittareale, Norcia, Gualdo e Acquasanta Terme, Arquata è la quinta struttura scolastica provvisoria realizzata con il coordinamento del Dipartimento della Protezione civile. Le prossime attività in programma andranno a risolvere alcune delle criticità rilevate sulle strutture scolastiche in seguito alle scosse del 26 e 30 ottobre, per le quali non è stato possibile trovare sistemazioni alternative.

Dopo il terremoto del 24 agosto, l’edificio scolastico dell’infanzia “G. Flavi” e quello della primaria e secondaria di 1° grado “A. Ruffini” di Arquata del Tronto erano stati dichiarati inagibili. La nuova scuola di Arquata del Tronto, situata in località Borgo, ospiterà nei prossimi mesi un centinaio di studenti. Al momento, per garantire il regolare svolgimento delle lezioni, tutti i ragazzi seguono le attività scolastiche sulla costa marchigiana, a San Benedetto del Tronto.

“Stiamo condividendo un percorso difficile, ma anche entusiasmante”, ha sottolineato il Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio, che ha anche ringraziato le istituzioni, i volontari, i privati e tutti coloro che hanno lavorato al progetto. “Questa scuola è la prima struttura nuova di Arquata - ha detto il sindaco Aleandro Petrucci - e rappresenta per noi e per tutti i ragazzi la speranza per il futuro”. Hanno partecipato alla consegna anche il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e il Commissario per la ricostruzione Vasco Errani.

La nuova scuola è stata realizzata grazie ad una donazione di 360mila euro, che ha visto la compartecipazione della Fondazione RAVA – NPH Italia Onlus, del Comitato “Un aiuto subito” del Corriere della Sera e del TG L7. L’esecuzione del modulo prefabbricato è stata affidata alla ditta Modulcasaline, mentre le opere di urbanizzazione e la platea di fondazione sono state realizzate dalla Associazione Nazionale Alpini.

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