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Terremoto centro Italia: esteso lo stato di emergenza per i nuovi terremoti e gli eccezionali eventi meteo

20 gennaio 2017

Stanziati i primi 30 milioni per i soccorsi

bandiere europa, italia, protezione civileIn conseguenza dei terremoti del 18 gennaio e delle straordinarie nevicate che hanno interessato nei giorni scorsi Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, il Consiglio dei Ministri - su proposta del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni - ha deliberato l’estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza del 25 agosto 2016.

Un primo stanziamento di 30 milioni di euro, destinato ai primi interventi urgenti di soccorso, andrà a valere sulle disponibilità del Fondo per le Emergenze Nazionali. 

 

Terremoto centro Italia: ottomila le forze in campo del sistema di protezione civile

20 gennaio 2017

Sei persone trovate in vita dalle squadre impegnate nelle operazioni di soccorso all’hotel Rigopiano

Continua il lavoro dei soccorritori del sistema di protezione civile nei territori interessati dalle abbondanti nevicate dei giorni scorsi e dalle scosse del 18 gennaio. Sale a ottomila il numero delle forze in campo, tra strutture operative, organizzazioni nazionali di volontariato, colonne mobili regionali, centri di competenza tecnico scientifica, aziende erogatrici di servizi essenziali. 

Dopo un’attività che è proseguita incessante nella notte, nel corso della mattinata di oggi le squadre impegnate nelle operazioni di soccorso all’hotel Rigopiano, colpito da una slavina, hanno trovato in vita sei persone – di cui due recuperate e trasportate in ospedale – e sono in contatto con altre. Gli oltre 130 uomini attivi sul delicato scenario operativo dell’albergo di Farindola – dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino e Speleologico, del 118, della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Esercito e di Anas – sono ancora al lavoro per trovare gli altri dispersi, affiancati da un nucleo di tecnici esperti nella valutazione del rischio valanghe. 

Sempre nella mattinata di oggi, le squadre di soccorso alpino della Guardia di Finanza hanno recuperato i corpi dei tre dispersi che erano stati segnalati nei giorni scorsi: uno nella frazione di Ortolano di Campotosto, due nella frazione di Poggio Umbricchio di Crognaleto. Sale quindi a sei il numero delle vittime: i tre ritrovamenti di oggi si aggiungono infatti alle due vittime dell’hotel Rigopiano accertate ieri dalla Prefettura di Pescara e alla vittima estratta l’altro ieri dai Vigili del Fuoco a Castel Castagna (Teramo).

Grazie alle migliorate condizioni metereologiche, le attività di ricerca e soccorso e assistenza alle persone in difficoltà – che interessano un territorio molto vasto, caratterizzato dalla presenza di un numero elevato di piccole frazioni – si stanno svolgendo anche con l’ausilio di mezzi aerei, in grado di raggiungere zone difficilmente accessibili dalle squadre a terra. Al momento sono 26 gli elicotteri che stanno operando con squadre di soccorso sul territorio abruzzese e marchigiano. In diversi casi si sta procedendo a effettuare evacuazioni, come è accaduto nei comuni di Santo Stefano e Crognaleto (Teramo), e recuperi, come è avvenuto nella frazione di Piandelloro di Acquasanta (Ascoli Piceno). 

I mezzi aerei sono utilizzati anche per sopralluoghi finalizzati alla valutazione del rischio valanghe, per il trasporto di viveri e medicinali, nonché per dislocare i tecnici di Enel e Terna impegnati nel ripristino dell’energia elettrica in prossimità di cabine non funzionanti. Anche in questo caso, il lavoro svolto nella notte ha consentito di ridurre da 77mila a 56mila le disalimentazioni in Abruzzo e da 8.500 a 3mila quelle nelle Marche, mentre sul fronte viabilità tutte le strade statali sono aperte ai mezzi di soccorso a eccezione della statale 80, dove un tratto rimane ostruito da una frana.

Parallelamente alle operazioni di soccorso, il sistema di protezione civile continua a essere impegnato nelle attività di assistenza alla popolazione colpita dai terremoti di agosto e ottobre. Si tratta di circa 10mila persone, ospitate in camper, moduli abitativi provvisori, strutture comunali o ricettive, salite a circa 11mila in questi giorni in seguito alle recenti scosse.

Foto dell'Esercito Italiano

Hotel Rigopiano, estratte altre tre persone nella notte. Sale a tre il bilancio ufficiale delle vittime, recuperata una donna

Dieci i sopravvissuti all'hotel. Salvati 4 bambini. La Protezione civile: "Ricerche andranno avanti tutta la notte"

Altre tre persone sono state estratte dai vigili del fuoco dalle macerie dell'hotel Rigopiano. Si tratta di tre delle cinque che erano ancora all'interno della struttura e che erano state individuate nella giornata di ieri. I soccorritori continuano a lavorare senza sosta per recuperare le ultime due e individuare l'altra ventina di persone che ancora manca all'appello.

Sale a tre il bilancio ufficiale delle vittime dell'hotel Rigopiano: i vigili del fuoco hanno trovato il corpo di una donna - ancora non identificato - tra le macerie dell'albergo. Si e' anche appreso che sono due donne e un uomo le tre persone estratte dai vigili del fuoco dalle macerie.

Miracolo a Rigopiano: ci sono ancora superstiti sotto le macerie dell'hotel spazzato via da una slavina. Tre bambini sono stati estratti vivi dai vigili del Fuoco nel tardo pomeriggio dopo oltre 40 ore. Tra loro anche Ludovica Parete, figlia del cuoco, Giampiero, sopravvissuto fin dal primo momento alla tragedia e che aveva dato l'allarme inascoltato del crollo dell'albergo. Prima di loro erano stati salvati la moglie e l'altro figlio. A fare il punto, a fine giornata, il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio: "Cinque persone estratte, una donna e 4 bambini, 5 le altre persone da estrarre". I loro nomi sono stati annunciati in serata ai familiari. "Le vittime" - ha aggiunto Curcio - "sono 5 quelle collegate al maltempo e due i decessi accertati all'hotel Rigopiano". La Protezione civile: "Ricerche andranno avanti tutta la notte".

Ludovica, "voglio i miei biscotti"  - "Voglio i miei biscotti". Questa la prima richiesta di Ludovica, 6 anni, la figlia di Giampiero Parete, l'uomo di 38 anni che per primo ha lanciato l'allarme dall'hotel di Rigopiano. A riferire le parole della bambina, estratta viva questa sera dalle macerie, è Quintino Marcella, amico e datore di lavoro di Giampiero, che ha parlato al telefono con lei. "Ha chiesto i suoi biscotti, i suoi preferiti. La bambina sta bene. Certo, la famiglia Parete è provata, ma Gesù ha riconsegnato loro quello che hanno seminato, perché sono delle persone stupende".

Moglie Parete, non ci credevamo più  - "Non ci credevamo più, non ci speravamo più": è quanto ha detto Adriana Parete ai soccorritori che l'hanno estratta viva dalle macerie insieme al figlio Gianfilippo.

 

fonte Ansa

 

Terremoto Centro Italia: firmata una nuova circolare in seguito agli ultimi eventi sismici e di maltempo

4 febbraio 2017

Fissati i criteri e il termine per l’ospitalità alberghiera

Il Capo Dipartimento ha firmato una nuova circolare che fissa i criteri per il rientro in casa, o il proseguimento dell’ospitalità alberghiera, delle popolazioni dei comuni colpiti dagli eventi sismici del 18 gennaio e dalle abbondanti nevicate che, dal 17 gennaio scorso, hanno interessato le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, per cui si è reso necessario garantire una temporanea assistenza presso le strutture ricettive interessate delle quattro Regioni coinvolte.

Allo stato attuale, in seguito alla conclusione della fase più acuta dell’emergenza maltempo, con la conseguente ripresa della funzionalità dei servizi essenziali, delle strutture e infrastrutture pubbliche e private, per tutti coloro che si sono allontanati dalle proprie abitazioni per motivi non legati al danneggiamento diretto dell’immobile è possibile avviare la fase di rientro.

È competenza dei Comuni, in base alle indicazioni delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, verificare e attestare il possesso dei seguenti requisiti, affinché le persone sfollate possano continuare a usufruire dell’ospitalità alberghiera:

- in caso di ordinanza di sgombero, per inagibilità o non fruibilità dell’edificio, emanata dall’autorità pubblica;
- in caso di presentazione, da parte del cittadino, di istanza di sopralluogo per lo svolgimento di verifica d’agibilità dell’abitazione legata agli eventi sismici, o al sovraccarico di neve degli ultimi giorni;
- in caso di impercorribilità e/o inutilizzabilità della strada di accesso all’abitazione, con il rischio per la sicurezza delle persone, legata anche a possibile caduta di neve dai tetti;

- in caso di abitazione interessata dal rischio di caduta slavina, valanghe o frane;
- in caso di permanente interruzione della corrente elettrica che impedisca la regolare conduzione dell’abitazione;
- in caso d’impossibilità per il Comune di assicurare i servizi locali indispensabili sul territorio a causa dei danni conseguenti al sisma, o agli eventi meteorologici.

Ai primi due casi si applicano le circolari del Capo Dipartimento del 3 e del 14 dicembre 2016 nelle quali è stato previsto da una parte che le procedure univoche per individuare, in modo puntuale, le persone che possono essere ospitate nelle strutture ricettive debbano essere stabilite da Regioni e Comuni, e dall'altro che, una volta venute meno le condizioni per usufruire di questa accoglienza, la sistemazione alberghiera debba essere lasciata entro cinque giorni. 

Per i restanti casi, invece, si applica il criterio secondo il quale la permanenza nelle strutture alberghiere cessa con la rimozione delle condizioni di disagio e precarietà. Su questo, si ricorda che è competenza del Comune attestare le situazioni in corso e avvisare le Regioni dell'avvenuto ripristino delle funzionalità dei servizi ai cittadini per darne tempestiva comunicazione agli stessi cittadini ospitati nelle strutture alberghiere che dovranno rientrare nelle proprie abitazioni entro due giorni dalla comunicazione.

Per tutti gli altri casi diversi da quelli elencati nella circolare, anche in seguito all’evento sismico di magnitudo 4.4 che si è verificato in provincia di Macerata lo scorso 3 febbraio per consentire ai sindaci di svolgere ulteriori attività di ricognizione ed eventuali verifiche speditive sugli edifici, è stato fissato al 10 febbraio il termine ultimo per il rientro di tutti i nuclei familiari ospitati presso le strutture alberghiere.
 

*aggiornamento delle ore 16.30 del 4 febbraio 2017

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