2-Stato di Emergenza
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30 giugno 2017
Aggiornamento alle ore 18.15 - Oltre il 70% delle richieste dalla Sicilia
Prosegue senza sosta l’impegno dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile: anche oggi, gli equipaggi sono stati impegnati dalle prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi boschivi per cui si è reso indispensabile il supporto aereo alle operazioni svolte dalle squadre a terra.
Finora, sono 18 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento, di cui tredici, oltre il 70% degli interventi, dalla Sicilia, priva di una propria flotta regionale, due ciascuna da Puglia e Calabria, una dall’Abruzzo.
Al momento, l’attività dei mezzi – 9 Canadair del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – è concentrata, in accordo con le regioni, sulle situazioni più critiche (quattro roghi in Sicilia, uno in Calabria, uno in Puglia e uno in Abruzzo). L’intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, sei roghi. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza.
È utile infine ricordare che la maggior parte degli incendi boschivi è causata da comportamenti superficiali o, spesso, dolosi e che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente al numero di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco 115 o, dove attivato, al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise, si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.
30 giugno 2017
Proseguono i lavori per la realizzazione delle Sae - Soluzioni Abitative in Emergenza nei territori colpiti dal terremoto.
A oggi, secondo i dati forniti dalle quattro Regioni colpite, sono complessivamente 3.772 le Sae ordinate per i 51 Comuni che ne hanno fatto richiesta. Sono stati completati i lavori in 22 aree – 3 a Norcia, 3 ad Accumoli, 15 ad Amatrice e una ad Arquata –, e sono state consegnate ai sindaci 344 casette. Altre 139 aree ritenute idonee sono state consegnate ai consorzi incaricati della progettazione delle opere di urbanizzazione per la successiva installazione delle Sae, e in 50 di queste sono in corso i lavori.
In particolare, la regione Abruzzo ha ordinato finora 222 Sae da installare tra i 13 comuni interessati e ha consegnato alle ditte 21 aree per l’avvio dei lavori.
Sono 751 gli ordinativi emessi dalla Regione Lazio per i 6 Comuni più colpiti dai terremoti. Su 18 aree (15 ad Amatrice e 3 ad Accumoli) i lavori sono già conclusi. Altre 30 aree sono state consegnate e su 19 di queste sono in corso i lavori per l’installazione delle Sae.
La regione Marche ha ordinato, a oggi, 1.885 soluzioni abitative per i 29 Comuni che ne hanno segnalato l’esigenza; 62 aree sono state consegnate alle ditte e in 24 di queste sono aperti i cantieri, mentre è conclusa la prima area di Arquata del Tronto.
Nella Regione Umbria, infine, sono stati effettuati ordinativi per 914 Sae, che saranno installate nei tre comuni che ne hanno fatto richiesta. Oltre alle aree di Norcia che ospitano le 101 casette già assegnate ai cittadini, sono 26 le aree consegnate ai consorzi e su 7 di queste sono in corso i lavori.
Sul sito istituzionale del Dipartimento è possibile consultare la mappa interattiva sullo stato di avanzamento dei lavori di installazione delle Sae, all’indirizzo: http://www1.protezionecivile.gov.it/jcms/it/soluzioni_abitative_sae_e.wp.
1 luglio 2017
«Anche la giornata di ieri, venerdì 30 giugno, ha evidenziato, in tutta la sua drammaticità, la grave condizione in cui versano le strutture della Sicilia deputate alla previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia».
Così il Capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, in una lettera indirizzata al Governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.
Nel documento, che fa seguito a due precedenti note inviate nel mese di giugno, si sottolinea come - nonostante la particolare situazione meteorologica in atto e seppure all’origine degli incendi boschivi sia da annoverare la mano dell’uomo che agisce nei territori per dolo o per colpa - ci sia anche l’inadeguata organizzazione della Regione a fronteggiare il fenomeno attraverso una campagna antincendio efficiente.
Molte le fragilità del sistema regionale, dalle difficoltà di gestione della Sala operativa unificata – SOUP che, tra le altre cose, dovrebbe attribuire le priorità agli interventi da effettuare alle criticità operative delle squadre a terra non sufficientemente attrezzate, alla completa assenza di una flotta aerea regionale.
«Assenza – prosegue la nota – che inevitabilmente impatta anche sull’impiego della flotta di Stato che dovrebbe essere dedicata a garantire il concorso alle Regioni e Province Autonome impegnate con le proprie risorse a fronteggiare le emergenze più complesse e che, invece, di fatto, sta sostituendo l’azione che è nella responsabilità Regione Siciliana».
Solo nell’ultima settimana a fronte di 108 richieste di concorso aereo pervenute al Centro Operativo Aereo Unificato – COAU – del Dipartimento della Protezione civile, 52 sono giunte dalla Sicilia che ha quindi raggiunto in media il 48% delle richieste totali, con punte pari anche al 67% nella giornata di ieri, venerdì 30 giugno, e al 61% lo scorso 28 giugno. E anche oggi, a fronte di 9 richieste complessive da parte delle Regioni pervenute finora al COAU, 5 - più della metà - sono della Sicilia.
«Una situazione – conclude Curcio – ormai diventata critica, cui urge assolutamente porre rimedio».
2 luglio 2017
Proseguono gli effetti dell’area di bassa pressione in movimento verso l’area balcanica, che lascia sul nostro paese una forte ventilazione dai quadranti settentrionali su gran parte del centro-sud, con mare da molto mosso a localmente agitato.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quello diffuso ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede il persistere di venti settentrionali da forti a burrasca sulla Calabria e, dalle prime ore di domani, lunedì 3 luglio, anche su Molise, Basilicata e Puglia, con raffiche fino a burrasca forte sulla quest’ultima.
Sulla base delle previsioni disponibili, inoltre, è valutata per domani ancora allerta gialla per rischio idrogeologico sui settori costieri dell’Abruzzo.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.