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Prima seduta della nuova Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile

11 marzo 2015

Uno spazio di confronto e di stimolo sui temi specifici delle Associazioni Nazionali

Primo piano sul Capo Dipartimento della Protezione Civile che interviene alla prima riunione della nuova Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile Oggi, 11 marzo, si riunisce la Consulta nazionale del volontariato di protezione civile nella sua nuova composizione. Il Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 21 ottobre scorso infatti ricostituisce l’organo – istituito dal decreto del Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2008 – con la nomina di nuovi componenti che provvederanno a dotarsi di un nuovo regolamento.

La riorganizzazione della Consulta Nazionale risponde all'esigenza di una più incisiva rappresentanza del volontariato di protezione civile all'interno del Servizio nazionale, tema che è stato affrontato durante gli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile del 2012. Durante l’incontro fu sottolineata l’importanza di una rappresentanza vera ed efficace – a livello nazionale - che possa rendere protagonista tutto il mondo del volontariato, dalle associazioni nazionali alle realtà locali, fino ai gruppi comunali di protezione civile.

Inoltre la nuova Consulta recepisce le novità introdotte dalla Direttiva del 9 novembre 2012, che ha riformato l’elenco nazionale a cui le organizzazioni di volontariato devono essere iscritte per operare. L’elenco nazionale è, oggi, costituito un elenco centrale e da elenchi territoriali. I due elenchi valorizzano e definiscono il volontariato nelle sue diverse forme: associazioni nazionali e realtà locali. Nell’elenco centrale sono iscritte le organizzazioni che assicurano una operatività di rilievo nazionale, selezionate sia sulla base della loro dimensione e diffusione territoriale, sia sulla specializzazione operativa. Nella Consulta Nazionale sono rappresentate tutte le organizzazioni iscritte nell’elenco centrale alla data del provvedimento (ottobre 2014) di ricostituzione della Consulta stessa. Le organizzazioni iscritte successivamente parteciperanno ai lavori in qualità di osservatori fino al prossimo aggiornamento del provvedimento, che avverrà periodicamente.

In questo contesto la prima sfida della rinnovata Consulta è proprio l’avvio di un confronto anche con il mondo delle associazioni locali e dei gruppi comunali iscritti negli elenchi territoriali.

Partecipano alla nuova Consulta:
- 33 componenti permanenti appartenenti a strutture nazionali di coordinamento di organizzazioni costituite secondo la legge n.266/1991 e diffuse in più Regioni e a strutture nazionali di coordinamento delle organizzazioni di altra natura a prevalente componente volontaria.
- 6 componenti integrativi appartenenti a organizzazioni prive di articolazione regionale, ma in grado di svolgere funzioni specifiche ritenute dal Dipartimento della Protezione Civile di particolare rilevanza e interesse nazionale.

Oltre la nomina del Presidente e del Vice Presidente il Decreto del Capo Dipartimento del 21 ottobre prevede l’elezione di un Consiglio Esecutivo che potrà garantire un confronto più frequente su questioni e aspetti strettamente operativi, secondo quanto indicato e concordato dalla Consulta.

Terza Conferenza Mondiale sulla Riduzione del Rischio di Disastri

17 marzo 2015

Ultimo giorno del Capo del Dipartimento a Sendai

Conferenza OnuDal 14 al 18 marzo, si svolge in Giappone, la Terza Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulla Riduzione del Rischio da Disastri. È la città di Sendai, nella Prefettura di Miyagi, a ospitare i circa 5000 partecipanti tra cui i rappresentanti di Governo - della Società Civile, della Croce Rossa Internazionale, delle Organizzazioni Non – Governative, della Comunità Scientifica e del Settore Privato.

Per l’Italia, all’appuntamento ha partecipato anche il Capo del Dipartimento della Protezione Civile italiana Franco Gabrielli. I due interventi della giornata di ieri, tenuti nell'ambito di tavole rotonde ministeriali, sono stati ispirati ai principali concetti delineati dalla Risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottata nel 2013 (68/211) - la normativa che testimonia l'impegno dell'Italia nel delicato settore della riduzione del rischio da disastri.

La Risoluzione è un atto di indirizzo politico, che fissa gli elementi portanti della conferenza: la strategia internazionale per la riduzione dei disastri, la sensibilizzazione crescente per la riduzione del rischio da catastrofi e la capacità di resilienza delle singole Nazioni e delle comunità nazionali.

Punto di riflessione anche il programma d'azione decennale dello Hyogo Framework for Action, dedicato ai progressi raggiunti negli ultimi anni nell’ambito della riduzione e gestione dei rischi, a livello internazionale, nazionale e locale.

Il Prefetto Gabrielli porta ad esempio dei partecipanti, il Sistema di Protezione Civile italiano basato su un forte ruolo di coordinamento svolto dal livello centrale, comunque in grado di coinvolgere l'intero territorio nazionale anche attraverso la condivisione di politiche pubbliche per la gestione del rischio.
Questo è possibile, sottolinea Gabrielli, attraverso un'adeguata leadership a livello locale, che in Italia, ad esempio, viene garantita dal Sindaco riconosciuto, per norma, quale autorità di Protezione civile. 

Anche nei piani di gestione del rischio deve essere riflesso il ruolo fondamentale dei diversi livelli amministrativi e di governo. Un caso è rappresentato dal programma di sicurezza nelle scuole che, a seguito del terremoto di L'Aquila del 2009, è evoluto in un vero e proprio Piano Nazionale per la Prevenzione del Rischio Sismico dedicato a tutti gli edifici pubblici, comprese le scuole.

Assume così un ruolo importante, la diffusione capillare della “cultura di protezione civile” per prevenire e ridurre il rischio di catastrofi
nelle aree urbane. Su questo si lavora costantemente attraverso mostre itineranti, pubblicazioni e campagne di comunicazione che riconoscono nei volontari formati, la spina dorsale per l’informazione dei cittadini. 
Utile,a tale scopo, è la campagna lanciata nell'ambito del programma delle nazioni unite per la riduzione del rischio d disastri (UNISDR), denominata 'Making cities resiilient' che ha registrato finora, nel nostro paese, l'adesione di oltre 150 Sindaci rappresenti di altrettanto comuni italiani.

Un’occasione di scambio e confronto, che vede il Capo del Dipartimento sottolineare l’importanza di “(…) rafforzare le politiche di resilienza a livello locale attraverso la promozione di processi decisionali basati sulle evidenti necessità e criticità dei territori el'identificazione e la valutazione dei rischi su di essi insistenti, che insieme alla promozione  di una banca dati per registrare le perdite conseguenti ai disastri potranno essere strumenti fondamentali per l'analisi ed il  monitoraggio dei rischi nelle aree urbane , indispensabili per la individuazione di esigenze e priorità specifiche di un territorio e per garantire una ripartizione adeguata delle risorse finanziarie (…).”.

Pubblicato il bando 2015 del Servizio Civile: tre i progetti del Dipartimento

17 marzo 2015

La domanda deve pervenire entro il 16 aprile alle 14.00

logo servizio civileIl servizio civile è un’opportunità per ragazze e ragazzi che abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno (28 anni e 364 giorni) che scelgono di dedicare un anno della propria vita a un progetto di solidarietà.
Il servizio civile volontario è un’esperienza educativa e formativa, un'occasione di crescita personale, di educazione alla cittadinanza attiva, che contribuisce allo sviluppo sociale, culturale ed economico del Paese.

I progetti del Dipartimento. 
Quest’anno il Dipartimento della Protezione Civile partecipa al Bando Nazionale con tre progetti, con sede a Roma, che avranno la durata di 12 mesi e che coinvolgeranno in totale 17 volontari:

RIDRISV 3 (La RIDuzione del RIschio Sismico e Vulcanico in Italia 3)(415 Kb): il progetto, che prende spunto da quelli realizzati nelle due edizioni precedenti, prevede l’inserimento di 7 volontari che avranno, nel corso dell’anno, la possibilità di acquisire conoscenze e competenze nei settori tecnici legati agli eventi sismici e vulcanici. Il progetto è finalizzato al potenziamento delle attività di prevenzione del rischio sismico e vulcanico in Italia e ideato per rispondere ai compiti di coordinamento e indirizzo del Dipartimento nei confronti delle Regioni coinvolte nelle azioni di riduzione dei rischi.

• “ING-REST: INGegnerizzazione del processo gestionale delle attività e delle misure d’intervento correlate ad eventi calamitosi attraverso modelli e strumenti di REsilienza Socio-Territoriale(338 Kb): il progetto, che prevede il coinvolgimento di 6 volontari, si inserisce in un più ampio programma di attività e azioni nel settore della riduzione dei rischi idrogeologici e nella pianificazione e gestione delle emergenze. Il progetto nasce dall’intento di migliorare la gestione dei flussi informativi per gli eventi idrogeologici nell’ambito del sistema nazionale di protezione civile anche al fine di una riduzione del rischio sul territorio.

 “Io non rischio: campagna di comunicazione per le buone pratiche di protezione civile”(738 Kb): il progetto si inserisce nella campagna di comunicazione nazionale per la prevenzione dei rischi naturali e antropici “Io non rischio”, e mira a promuovere e diffondere le buone pratiche di protezione civile con riferimento agli specifici rischi presenti sul territorio italiano. L’idea che sta alla base dell’iniziativa nasce dall’esigenza di informare in modo capillare i cittadini italiani riguardo ai rischi che insistono nei nostri territori e di come poter essere essi stessi protagonisti attivi del sistema attuando accorgimenti e misure volte alla riduzione della vulnerabilità di ciascuno al rischio. Nel progetto saranno coinvolti 4 volontari.

Requisiti e condizioni di ammissione.
 Ad eccezione degli appartenenti ai corpi militari o alle forze di polizia, possono partecipare alla selezione i giovani, senza distinzione di sesso che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età, in possesso dei seguenti requisiti: 
• cittadini dell’Unione europea;
• familiari dei cittadini dell’Unione europea non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; 
• titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; 
• titolari di permesso di soggiorno per asilo; 
• titolari di permesso per protezione sussidiaria; 
• non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio.

Non possono presentare domanda i giovani che: 
a) già prestano o abbiano prestato servizio civile in qualità di volontari ai sensi della legge n. 64 del 2001, ovvero che abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista; 
b) abbiano in corso con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero che abbiano avuto tali rapporti nell’anno precedente di durata superiore a tre mesi; 
c) abbiano presentato domanda per i progetti inseriti nel Bando speciale di servizio civile nazionale Expo 2015. La presente disposizione non si applica per le domande presentate nell’ambito dei Bandi di servizio civile nazionale, quale misura per l’attuazione del programma europeo Garanzia Giovani.

È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile, da scegliere tra i progetti inseriti nel presente bando e tra quelli inseriti nei bandi regionali e delle Province autonome contestualmente pubblicati. La presentazione di più domande comporta l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti inseriti nei bandi innanzi citati, indipendentemente dalla circostanza che non si partecipi alle selezioni.

Presentazione della domanda.
 La domanda, che consiste nell'allegato 2(244 Kb) e nell’allegato 3(129 Kb) del bando opportunamente compilati, deve pervenire al Dipartimento entro il 16 aprile 2015 alle 14.00, firmata e accompagnata dalla copia di un documento di identità. Le domande che arriveranno oltre questa scadenza, quelle non firmate o a cui non è stata allegata la copia di un documento di identità, non verranno prese in considerazione. Alla domanda vanno allegati il Curriculum Vitae e tutti i titoli che si ritengono utili ai fini della selezione. In questa fase del procedimento non deve essere presentato alcun certificato medico.

Si consiglia, quindi, di non aspettare gli ultimi giorni per inviare la domanda, così da essere certi dell’arrivo al Dipartimento nei tempi stabiliti anche in considerazione di possibili ritardi postali che potrebbero verificarsi.

Le domande possono essere presentate secondo le seguenti modalità:

1) con Posta Elettronica Certificata (PEC) – art. 16-bis, comma 5 della legge 28 gennaio 2009, n. 2 – di cui è titolare l’interessato, all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf;

2) a mezzo “raccomandata A/R” al seguente indirizzo:
Dipartimento della Protezione Civile – Ufficio Volontariato, Formazione e Comunicazione – Servizio Diffusione della conoscenza della protezione civile, c/o Presidenza del Consiglio dei Ministri, Via dell’Impresa 90 – 00186, Roma. 
All’esterno della busta occorre indicare “domanda di partecipazione progetti servizio civile – bando 2015”. 
Si ribadisce che non farà fede il timbro postale riferito alla data dell’invio ma la data e l’orario di ricezione della raccomandata da parte del Dipartimento.

3) consegnate a mano presso gli Uffici del Dipartimento della Protezione Civile – Settore protocollo – in Via Ulpiano, 11 – Roma. La domanda potrà essere consegnata dal lunedì al venerdì (orari: 9,00–13,00 e 14,00–19,00).

Non saranno accettate domande inviate via fax o da casella di posta elettronica non certificata.

Per avere maggiori informazioni si segnalano i seguenti recapiti del Dipartimento della Protezione Civile:
• Servizio per la Diffusione della Conoscenza della Protezione Civile: tel. 06-6820 2927 – 2399 (orari: 10,00–13,00 e 15,00–17,30)
• Contact Center: 800 840 840
• Indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Gabrielli alla cerimonia di commemorazione dei piloti dei Canadair

18 marzo 2015

I comandanti Bandini e Rosseti persero la vita in servizio dieci anni fa

Canadair mentre fa un carico d'acqua in mareHanno fatto in tempo a lanciare l’SOS e a dirigere il Canadair ormai fuori controllo verso il mare, il più lontano possibile dal centro abitato. Per evitare il peggio e un bilancio delle vittime ancora più tragico. Sono passati dieci anni da quell’ultimo volo, quando i comandanti Stefano Bandini e Claudio Rosseti persero la vita mentre erano in servizio, impegnati a domare un incendio sulle colline senesi . Oggi i Comuni di Forte dei Marmi e di Seravezza hanno ricordato i piloti e il loro nobile gesto con una cerimonia di commemorazione alla quale ha partecipato anche il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli.

A Vittoria Apuana, frazione di Forte dei Marmi, è stata deposta una corona al monumento in ricordo dei due Comandanti, alla presenza delle autorità, dei familiari e dei colleghi dei piloti. A seguire, il trasferimento a Querceta, dove è stata deposta un’altra corona davanti alla targa ricordo. Alla cerimonia - che ha vissuto nel sorvolo simbolico di un Canadair uno dei momenti più intensi - hanno partecipato anche le associazioni di volontariato della Versilia storica. Durante la commemorazione è stata inaugurata la scultura “Ala” di Franz Sartori ed è stata aperta la mostra dei disegni degli studenti delle scuole medie, che hanno partecipato al concorso promosso per l’occasione dalle amministrazioni comunali di Seravezza e di Forte dei Marmi. A chiudere la commemorazione, le parole di uno studente che ha letto ad alta voce un breve tema in ricordo del sacrificio dei piloti.

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