2-Stato di Emergenza
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28 aprile 2015
Gli esperti italiani a lavoro nelle zone colpite dal sisma
E’ stato deliberato nel Consiglio dei Ministri di oggi, 28 aprile, lo stato di emergenza che consente all’Italia di partecipare, nell’ambito del Meccanismo europeo, agli interventi a sostegno della Repubblica Federale Democratica del Nepal.
Il 26 aprile, a un giorno dal devastante terremoto che ha colpito il Paese, è stato inviato un primo di team di valutazione composto da personale del Dipartimento della Protezione Civile e da tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in raccordo con i colleghi di Bruxelles. Oggi sono atterrati a Kathmandu anche due esperti del Gruppo di Chirurgia d'Urgenza (GCU) di Pisa, specializzato per interventi in contesti di crisi.
Gli esperti italiani in Nepal stanno lavorando con le Nazioni Unite e le autorità locali per preparare l'arrivo di team tecnici e sanitari italiani che contribuiranno al soccorso e all'assistenza delle popolazioni colpite dal forte terremoto.
8 maggio 2015
Una perturbazione di origine atlantica scorrerà lungo il versante adriatico della penisola verso sud, attivando - nel corso della giornata di domani - l’innesco di condizioni di instabilità sulle zone interne e lungo i rilievi, con locali sconfinamenti sui settori ionici.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede, dalla tarda mattinata di domani, sabato 9 maggio, precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale sull’Abruzzo occidentale e sulle zone interne e rilievi del Lazio meridionale, che si estenderanno nel corso del pomeriggio ai settori appenninici del Molise, alla Basilicata, alla Puglia centro-settentrionale, specie sul settore ionico, e ai settori ionici della Calabria centro-settentrionale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni previsti è valutata per la giornata di domani, sabato 9 maggio, criticità gialla per rischio idrogeologico localizzato sul basso Lazio e sui settori interni di Abruzzo e Molise, oltre che sulla Basilicata e sui settori ionici di Calabria e Puglia.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
CALVELLO - Come ogni anno la PROTEZIONE CIVILE DI CALVELLO regola e gestisce, insieme alle forze dell'ordine, lo svolgimento delle attività durante le celebrazioni e le processioni della Madonna del Monte Saraceno. Tanti servizi attivati dai nostri volontari, oltre alle normali funzioni di ordine pubblico, è stato operativo anche il servizio navetta per accompagnare tanti fedeli impossibilitati a fare tutti quei km a piedi, e tutte le persone che ne avevano bisogno. Inoltre la protezione civile ha monitorato la salita della Madonna fino alla sua cappella, nonostante i lavori di adeguamento della pavimentazione tutto si è svolto nella totale sicurezza. Un ringraziamento particolare va a tutti i portatori, il comitato feste religiose, il parroco Don Pasquale e l'amministrazione comunale.
Alcune immagini della giornata (foto di GIOVANNI LAROCCA).
15-05-2015
15 maggio 2015
L’Italia ha donato al Governo nepalese strumentazioni sanitarie e tende per sostituire le scuole distrutte dal sisma
L'operazione italiana in Nepal, coordinata dal Dipartimento della protezione civile, sta per concludersi. Nei giorni scorsi è stato smontato l’ospedale da campo gestito dal Gruppo di chirurgia d’urgenza di Pisa che ha operato nel villaggio di Satbise, nel distretto di Nuwakot, a circa 90 km da Kathmandu. Complessivamente, sono stati trattati oltre 900 pazienti provenienti sia dalle zone limitrofe che da distretti più distanti, rimasti isolati per diversi giorni dopo il sisma.
La struttura sanitaria e parte delle strumentazioni che permetteranno la prosecuzione di attività ambulatoriali sono state donate al Governo nepalese, che ne aveva chiesto la cessione al Governo italiano vista la loro indispensabilità nelle zone colpite dal sisma. I giorni scorsi la struttura sanitaria è stata smontata da Satbise per essere riallestita nell’ospedale governativo a Trisuli, sempre nel distretto di Nuwakot. Ieri, 14 maggio, il Ministro della Salute nepalese e il responsabile del distretto sanitario hanno fatto visita al team italiano rimasto a Satbise per ringraziare della donazione, dopo un formale passaggio di consegne.
Oltre alla struttura sanitaria, il Governo italiano ha donato dodici tende a quattro archi del Dipartimento della Protezione Civile che saranno destinate all’accoglienza degli studenti che così potranno riprendere le lezioni scolastiche e le attività educative. Le tende sono state allestite vicino alle scuole distrutte dal sisma o alle strutture valutate inagibili dai Vigili del Fuoco. Anche questa donazione è stata sancita con una lettera di ringraziamento, in questo caso del responsabile scolastico del distretto di Nuwakot.
Parte del team italiano è già tornato in Italia. La missione si concluderà nei prossimi giorni con la chiusura degli ultimi adempimenti formali. Anche altre squadre europee, che hanno prestato aiuto nei giorni scorsi in Nepal, sono rientrate.