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Etna: terminata attività eruttiva

18 maggio 2015

Il livello di criticità per l’area sommitale è rientrato a “ordinaria”

Vulcano Etna - fonte IngvL’attività eruttiva al Nuovo Cratere di Sud-Est dell’Etna, in corso dalla notte tra l’11 e il 12 maggio, si è concluso nella giornata del 16 maggio. L’attività esplosiva al Nuovo Cratere di Sud-Est aveva cominciato a mostrare una marcata riduzione già nel tardo pomeriggio del giorno 15 e l’attività effusiva si è gradualmente esaurita il giorno successivo.

L’attività esplosiva di questi giorni è stata caratterizzata da frequenti esplosioni stromboliane, periodicamente accompagnate da emissioni di cenere vulcanica. La nube di cenere si è alzata poche centinaia di metri sopra la cima dell’Etna prima di essere dispersa dal vento. Nei settori meridionale, sud-orientale, orientale e nord-orientale, si sono osservate leggere ricadute di cenere.

Dopo l’apertura della fessura eruttiva sul fianco nord-orientale del cono del Nuovo Cratere di Sud-Est - nel pomeriggio del 13 maggio - tutta l’attività effusiva è avvenuta dalle bocche allineate lungo questa fessura, alimentando una singola colata lavica, che si è riversata verso nord-est in direzione di Monte Rittmann, e poi verso est in direzione di Monte Simone. Dopo aver circondato Monte Simone, la colata si è espansa verso sud-est in due rami principali. Uno si è accostato alla base della parete settentrionale della Valle del Bove, arrestandosi a nord di Rocca Musarra, mentre l’altro, più largo, si è espanso ad ovest di Rocca Musarra, fino ad una distanza di poco più di 5 km dal Nuovo Cratere di Sud-Est, e una quota di circa 1700 m.

Nella tarda mattinata del 15 maggio sono state osservate anche alcune emissioni di cenere dalla Bocca Nuova. Le registrazioni delle telecamere termiche dell’Ingv-Osservatorio Etneo hanno evidenziato che il materiale era freddo, e la cenere ricaduta sul versante nord-orientale dopo questi eventi consisteva in materiale vecchio e alterato.

Tutti i parametri del monitoraggio vulcanico sono tornati ai livelli precedenti l’inizio dell’eruzione. La colata di lava emergente dalla frattura eruttiva posta sul fianco nord-orientale del Nuovo Cratere di Sud-Est non risulta più alimentata. Tuttavia, alcune porzioni molto limitate della colata potrebbero essere ancora interessate da movimenti, dovuti allo svuotamento dei canali che si sono formati nella zona medio-alta del campo lavico.

Sulla base delle informazioni e degli aggiornamenti forniti dai Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza del vulcani italiani – Ingv e Università di Firenze – il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di “criticità moderata” per l’area sommitale e di “criticità assente” per le aree del medio versante, pedemontana e urbana. Il Centro Funzionale Centrale prosegue nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali.


Immagine di repertorio: fonte Ingv-Sezione di Catania

Su #italiasicura gli interventi e le emergenze sul rischio idrogeologico

21 maggio 2015

Una nuova sezione raccoglie le azioni di riduzione del rischio e di risposta alle calamità per eventi meteorologici, alluvioni e frane 

conferenza stampa a Palazzo Chigi su italiasicuraÈ stata presentata oggi, 21 maggio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi la nuova sezione del sito #italiasicura dedicata al dissesto idrogeologico in Italia che raccoglie il quadro degli interventi di riduzione del rischio e il quadro delle emergenze connesse al rischio meteo-idrogeologico. All’incontro, a cui ha partecipato il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, erano presenti il Ministro dell’Ambiente, Gian Luigi Galletti, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e il Coordinatore della Struttura di missione #italiasicura, Erasmo D’Angelis.

La pubblicazione di una sezione dedicata alle attività del Governo sul dissesto idrogeologico nasce da un lavoro di raccordo tra Dipartimento della Protezione Civile, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Agid e Ispra. In particolare, il Dipartimento ha fornito informazioni sulle emergenze dichiarate per eccezionali eventi meteorologici, alluvioni e frane, mentre Ispra ha fornito i dati sugli interventi previsti all’interno dei programmi di difesa del suolo. I dati sono rappresentati geograficamente su due mappe, in modo da fornire una fotografia delle attività di prevenzione e di quelle di risposta alle calamità che interessano il nostro Paese.

I dati forniti dal Dipartimento sono già pubblicati nella sezione “Stati di emergenza” di questo sito e, come ha sottolineato il Capo Dipartimento, sono stati resi disponibili anche su #italiasicura nell’ottica di favorirne una maggior diffusione e fruibilità ai cittadini. In particolare, nella nuova sezione, si possono consultare informazioni di sintesi relative a ciascun stato di emergenza e al flusso di risorse che lo riguardano, dalla prima stima dei fondi fatta dalle Regioni per la richiesta dello stato di emergenza, ai fondi stanziati con delibera dal Consiglio dei Ministri, fino agli importi dei danni effettivi rilevati dal Commissario delegato.

I dati disponibili si riferiscono agli stati di emergenza dichiarati da maggio 2013, cioè da quando sono entrate in vigore le novità normative introdotte dal decreto Legge n. 93/2013, convertito dalla legge n. 119/2013, che ha modificato la legge n. 225/1992. Tra queste, in particolare, l’istituzione del Fondo per le emergenze nazionali da cui vengono attinte più tempestivamente le risorse per fronteggiare gli eventi e la ricognizione dei fabbisogni per le attività di ripristino e censimento dei danni dei Commissari delegati.

La nuova sezione di #italiasicura è stata presentata a margine della firma di un accordo tra Presidenza del Consiglio, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell'Ambiente e Autorità Nazionale Anticorruzione sulla trasparenza delle opere pubbliche. Il documento stabilisce controlli adeguati e trasparenza per le procedure di affidamento dei lavori delle opere necessarie a ridurre il rischio frane e alluvioni.

Maltempo: allerta per temporali sulle regioni centro-settentrionali

21 maggio 2015

Un esteso fronte perturbato ha raggiunto nelle ultime ore il Bacino del Mediterraneo centrale e determinerà una nuova fase di maltempo sul nostro Paese, specialmente sulle regioni adriatiche centro-settentrionali. 

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello diffuso ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

In particolare, l’avviso prevede, dalla tarda serata di oggi, giovedì 21 maggio, precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere temporalesco, su Emilia-Romagna e Marche dove si registreranno venti forti nord-orientali, con mareggiate lungo le coste esposte.
Inoltre dalle prime ore di domani, venerdì 22 maggio, le precipitazioni ed i temporali interesseranno anche Toscana, Umbria, Abruzzo e , al Sud, Basilicata e Puglia centro-settentrionale.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni previsti è valutata per domani criticità rossa per rischio idraulico sulla zona pianeggiante delle Marche e criticità arancione su Emilia-Romagna, restanti zone interne delle Marche e Toscana orientale. Criticità gialla, invece, sui settori occidentali di Emilia- Romagna e Toscana, sull’Umbria e, al Centro-Sud, sul settore orientale del Lazio, Abruzzo, Molise, Est- Basilicata e Puglia centro-settentrionale.

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.

Progetto H-SAF: esito della selezione

22 maggio 2015

Pubblichiamo la graduatoria di merito della procedura di selezione per l’affidamento di un incarico di collaborazione

compilazione documentiPubblichiamo la graduatoria di merito della procedura di selezione per l’affidamento di un incarico di collaborazione per le attività di valutazione ed integrazione dei prodotti del progetto nelle azioni di protezione civile, nell’ambito del Progetto europeo H-SAF (Hydrological – Satellite Application Facilities).  
Come previsto dall’avviso di selezione, sono stati valutati dalla commissione esaminatrice il CV sulla base del voto di laurea, dei titoli di studio, delle esperienze di lavoro precedenti strettamente attinenti al profilo professionale richiesto, partecipazione a progetti europei e pubblicazioni scientifiche.

In totale, sono pervenute al Dipartimento 10 domande; sono stati ammessi all’esame colloquio 10 candidati.
In fase di colloquio i candidati sono stati valutati sulla base delle competenze in materia di telerilevamento dell’atmosfera da satellite, telerilevamento dell’atmosfera da radar di terra, fondamenti di fisica delle precipitazioni, progetti europei e contesto H-SAF , linguaggi di programmazione C, Fortran, Matlab e/o Python e conoscenza della lingua inglese.

La graduatoria di merito è pubblicata con i punteggi di valutazione totale dei candidati risultati idonei:

Candidato    Punteggio di valutazione totale          


Petracca Marco                                              
   99/110

Formenton Marco    
   89/110

Mori Saverio      
 
   85,5/110

Sebastianelli   Stefano
 
   79/110

Magri Daniele

   54/110

 


 

 

 


 

 

 

 

 






L’incarico sarà attribuito al primo in graduatoria e, ove si verificassero rinunce, lo stesso verrà affidato al candidato successivo.

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