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Campex 2015: test del sistema di protezione civile europeo

18 giugno 2015

«Essere preparati a reagire agli effetti dei disastri e renderci conto di quanto possiamo imparare gli uni dagli altri per migliorare le nostre capacità, è l’obiettivo principe della partecipazione alle esercitazioni internazionali di protezione civile». Così il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che ha preso parte oggi alle attività legate all’esercitazione europea denominata IPA Campex 2015, che si sta svolgendo a Skopje, capitale della Repubblica di Macedonia. «Dobbiamo continuare a considerare le esercitazioni uno degli strumenti più efficaci sia per la prevenzione dei disastri sia per l'implementazione delle capacità di risposta e dell'interoperabilità tra le strutture chiamate ad affrontarle».

IPA Campex 2015, organizzata in collaborazione con la Direzione Generale UE per gli Aiuti umanitari e la protezione civile ed un consorzio costituito dai servizi di protezione civile di Slovenia, Croazia, Germania, Italia, Svezia e Macedonia, è parte di un ampio programma dell’Unione Europea basato sul rafforzamento della cooperazione e del coordinamento in ambito di protezione civile tra Paesi candidati e potenziali candidati dei balcani occidentali e la Turchia.
L‘esercitazione, organizzata dal 15 al 19 giugno, è la prima del suo genere in Macedonia, ed è basata su uno scenario di intervento post-terremoto, con particolare attenzione alle attività di gestione di alcune soluzioni per l'accoglienza delle popolazioni potenzialmente coinvolte. 
Per questo, infatti, alla periferia di Skopje, in località Vizibegovo, è stato allestito un campo per 250 sfollati, che fornisce l’opportunità di testare, in un contesto di intervento internazionale, le modalità di coordinamento tra squadre di soccorso provenienti dai diversi Paesi partecipanti: Albania, Bosnia-Erzegovina, Repubblica di Macedonia, Montenegro, Serbia, Kosovo, Turchia, Germania e Italia.
In particolare, il nostro Paese ha inviato un Posto Medico Avanzato dell'Associazione Nazionale Alpini, destinato alle attività di triage, stabilizzazione e accoglienza, allestito e gestito grazie al lavoro di 4 medici, 4 infermieri ed 8 legisti coadiuvati da 4 funzionari del Dipartimento nazionale, che ha operato in stretto raccordo con i team sanitari degli altri Paesi. 

“La risposta alle emergenze rappresenta una delle priorità per i Paesi Europei – ha sottolineato ancora il Capo del Dipartimento – la collaborazione in tempo di pace tra le autorità di Protezione Civile dei diversi Stati gioca un ruolo cruciale in quella che poi sarà la risposta efficace in eventuali emergenze reali. La reattività del sistema e la capacità di cooperazione tra le squadre internazionali sono alcuni degli elementi fondamentali che possono contribuire a salvare vite umane, e necessitano di continue attività di formazione e perfezionamento: questa è la ragione fondamentale per cui l’Italia è qui oggi.”

Maltempo: allerta per temporali sulle regioni centro-meridionali

19 giugno 2015

La discesa dal nord-Europa di un sistema perturbato sull’area balcanica interesserà più marginalmente, durante la giornata di sabato, anche la penisola italiana, amplificando le condizioni di instabilità sulle regioni centro-meridionali della penisola, specie sulle zone interne e lungo i rilievi.


Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso prevede, dalla tarda mattinata di domani, sabato 20 giugno, precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata, specie sulle zone interne e lungo i rilievi. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, forti raffiche di vento e locali grandinate


Sulla base dei fenomeni previsti è valutata per domani criticità gialla per rischio idrogeologico localizzato per la Toscana centro-meridionale, l’Umbria, le Marche, il Lazio, l’Abruzzo, il Molise, gran parte della Campania, la Puglia, la Basilicata e la Calabria centro-meridionale.


Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
 

Martedì 23 giugno, il Dipartimento ospita il Gruppo Direttivo del Progetto europeo IPA FLOODS

22 giugno 2015

Il Programma è dedicato alla prevenzione e riduzione del rischio alluvione nei Balcani Occidentali e in Turchia

IPA FLOODSNella giornata di domani, 23 giugno, il Dipartimento della Protezione Civile organizza e apre le porte alla prima riunione del Gruppo Direttivo del“Programme for Prevention, Preparedness and Response to Floods in the Western Balkans and Turkey” - IPA FLOODS (Programma di Prevenzione, Preparazione e Risposta alle Inondazioni nei Balcani Occidentali e in Turchia).

Un’occasione per esaminare i primi mesi di attività, discutere e approvare la futura agenda dei lavori del Progetto europeo che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l'impatto negativo del rischio alluvione, negli Stati direttamente coinvolti nell’iniziativa e nei Paesi europei confinanti.

Aprono l’incontro il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, l’ing. Fabrizio Curcio, il Vice Capo Unità della DG ECHO, Alexander Kopke, e l’ing. Luigi D’Angelo, Responsabile del Servizio Relazioni Internazionali DPC e Direttore del Programma IPA FLOODS.

Oltre ai rappresentanti dei Paesi beneficiari - Albania, Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica Iugoslava di Macedonia, Kosovo, Montenegro, Serbia and Turchia- parteciperanno ai lavori i membri del Consorzio del Programma (Autorità di Protezione Civile di Croazia, Germania, Slovenia e Svezia, Studiare Sviluppo e CIMA Research Foundation) e della Commissione europea (DG ECHO).

Tra i partecipanti, anche esperti delle strutture regionali di protezione civile italiane e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che svolgono un ruolo di primo piano per quanto riguarda l’attuazione della direttiva europea sulle alluvioni, e lo sviluppo di moduli di protezione civile per il soccorso in caso di alluvione.

Anch’io sono la Protezione Civile: al via i campi scuola 2015

22 giugno 2015

 Si svolge da giugno a settembre il progetto organizzato da Dipartimento, Organizzazioni di volontariato e Regioni

Poster realizzato dai partecipanti al campo scuolaSono oltre 6mila le ragazze e i ragazzi tra gli 11e i 17 anni che, anche quest’anno, si confronteranno con chi fa quotidianamente protezione civile grazie ai campi scuola del progetto “Anch’io sono la Protezione Civile”, in calendario dal 22 giugno ai primi giorni di settembre in numerose località d’Italia.

Per l’edizione 2015 sono circa 200 i campi realizzati dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con Regioni, organizzazioni nazionali e locali di Volontariato e con il supporto di numerose componenti e strutture operative del Servizio Nazionale.

Finalità del progetto è rendere i ragazzi consapevoli del ruolo attivo che ognuno può svolgere nella tutela dell’ambiente, del territorio e della collettività. 
Tra gli obiettivi formativi di “Anch’io sono la protezione civile”: incentivare la tutela del patrimonio boschivo e naturalistico; contribuire alla prevenzione dei rischi naturali; favorire la conoscenza dei compiti del Servizio Nazionale; sensibilizzare anche i più giovani rispetto all’importanza dei piani di emergenza comunali.

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